Il 5 ottobre ricorre 85 anni da quando è morta l’Apostola della Divina Misericordia. Quel giorno ricorda cosi defunta suor Eufemia Traczyńska : Il 5 ottobre ha suonato un campanello durante la cena. Si sapeva che sta morendo Suor Faustina. Abbiamo lasciato tutte le occupazioni, e tutte, quante eravamo, siamo andate da lei. Nell’infermeria c’era già il nostro padre cappellano ed alcune sorelle. Abbiamo fatto insieme la preghiera. Pregavamo molto tempo, recitavamo le preghiere per gli agonizzanti, le litanie ed altre preghiere. Abbiamo pregato così lungo, che anche la nostra funzione di sera si è svolta più tardi. In un certo momento Suor Faustina ha dato qualche segno, dunque la madre superiora si è rivolta ad essa ; Suor Faustina ha detto che in quel momento non morirebbe ancora, e se avviene questo, ci día qualche segno. Allora le sorelle sono andate via. (…) Quando ritornavo nella mia camera, sono entrata in cappella ed ho pregato chiedendo l’aiuto alle anime del purgatorio di svegliarmi, quando Suor Faustina morirebbe, perché ho avuto il desiderio di essere vicino a lei, alla sua morte. Ho avuto paura di chiederlo alla superiora, perché noi, giovani sorelle, non abbiamo avuto il permesso di andare a visitare suore malate, per non contagiarci della tubercolosi. Suor Amelia ha avuto il permesso, perché era già contagiata della tisi. In un certo momento mi sono svegliata : « Se vuoi essere presente alla morte di Suor Faustina, devi alzarti e andare ». Ho capito subito che qualcuno ha sbagliato. La sorella che è venuta per risvegliare suor Amelia, ha sbagliato le celle ed è venuta da me. Ho risvegliato suor Amelia, ho messo il grembiule e la cuffia e sono andata nell’infermeria. Dopo poco è venuta anche suor Amelia. C’erano verso le undici della notte. Quando siamo venute da Suor Faustina, essa come si leggermente ha aperto gli occhi, ha fatto un leggero sorriso, dopo di ché ha chinato il capo e già… Suor Amelia diceva che probabilmente non è più viva, è deceduta. Ho guardato a suor Amelia, ma non ho detto niente, stavamo pregando tutto il tempo. Il cero è rimasto acceso.
Suor Faustina aspettava quel giorno con una grande nostalgia, perché desiderava essere unita a Gesù, per dimorare in eternità nella casa del Padre, nella patria celeste – come diceva. Ha promesso : …Non mi dimenticherò di te, povera terra, sebbene senta che m’immergerò immediatamente tutta in Dio, come in un oceano di felicità, ma ciò non potrà impedire di tornare sulla terra a dare coraggio alle anime ed esortarle alla fiducia nella divina Misericordia. Anzi quell’immersione in Dio mi darà una possibilità d’azione illimitata (D.,1582). Ella mantiene fedelmente questa parola, implorando tante grazie e benefici terrestri per coloro che ne hanno bisogno e si rivolgono a Lei. Perché Gesù le ha detto : Fa quello che vuoi, distribuisci grazie come vuoi, a chi vuoi e quando vuoi (Diario, 31).